Tuesday, January 31, 2006

Niente film sull'amore tra uomini: la Cina censura il film di Ang Lee

Brokeback Mountain

Niente film sull'amore tra uomini: la Cina censura il film di Ang Lee

PECHINO - E' dato tra i principali candidati nella corsa agli Oscar, anche se le nomination per la statuetta verranno rese note solo domani. Racconta l'amore tra due cowboy gay, e per questo ha provocato polemiche anche negli Stati americani più tradizionalisti come lo Utah. E adesso Brokeback Mountain - il film di Ang Lee vincitore del Leone d'oro all'ultima Mostra di Venezia e dei Golden Globe 2006 - subisce anche la censura cinese: le autorità di Pechino, infatti, ne hanno vietato la distribuzione in sala sul territorio nazionale.

A dare la notizia è il magazine americano Variety. E, in un paese come la Cina - abituato a un uso massiccio della censura, abbondantemente applicata anche ai siti Internet - è a rischio la sorte anche di un altro film d'autore: Memorie di una Geisha, regia di Rob Marshall. Altro film al centro aspre polemiche perchè i tre personaggi principali - che nella sceneggiatura sono giapponesi - sono interpretati da attrici cinesi.

Per adesso, comunque, la scure delle autorità colpisce Brokeback Mountain. Non sono note le motivazioni del divieto deciso dall'Amministrazione della radio, dei film e della televisione, l'organismo cinese addetto a controllare la "correttezza" politica e la "moralità" dei film. In ogni caso sulla questione dell'omosessualità, e più in generale su quella delle abitudini sessuali, nel Paese continua a prevalere la confusione. Da un lato, i cittadini - specie quelli residenti nelle metropoli - hanno un atteggiamento molto liberale verso tutti i tipi di comportamento personale; eppure la Cina "ufficiale" continua a considerarsi tradizionalista.

E così, ad esempio, da alcuni anni nelle grandi città esistono locali per gay; nel 2001, inoltre, l'omosessualità è stata cancellata dalla lista delle malattie mentali. Ma poco più di un mese fa la polizia ha impedito la celebrazione nella capitale del primo Festival della cultura omosessuale.

Resta il fatto che, nel caso di Brokeback Mountain e di Memorie di una Geisha, si tratta di una censura esclusivamente riservata alle sale cinematografiche: entrambi i titoli, infatti, sono disponibili in dvd.

Sunday, January 15, 2006


E' morta Shelley Winters
l'"altra" bellezza di Hollywood

LOS ANGELES - Si � spenta a Los Angeles, all'et� di ottantacinque anni, l'attrice americana Shelley Winters. Da tempo malata, � morta in seguito a un attacco cardiaco presso il Rehabilitation Centre di Beverly Hills. Gi� lo scorso ottobre era stata ricoverata all'ospedale Cedar Sinai di Los Angeles per un infarto. Shelley Winters, vero nome Shirley Schrift, aveva esordito sul grande schermo negli anni Qaranta, in ruoli da "bionda fatale", prima di rivelare il proprio talento drammatico negli anni Cinquanta. L'attrice era stata sposata, dal 1952 al 1954, con Vittorio Gassman, conosciuto durante una delle trasferte hollywoodiane dell'attore, con il quale aveva avuto una figlia, Vittoria Gina. Dal 1957 al 1960 era stata poi sposata con Anthony Franciosa.

Nata il 18 agosto del 1920 a East St Louis, Illinois, vincitrice di due premi Oscar, come attrice non protagonista nel 1959 con Il diario di Anna Frank, e nel 1965 per Incontro al Central Park, Shelley Winters era una delle star pi� rispettate dell'epoca d'oro di Hollywood. Era stata candidata a una statuetta gi� nel 1951 per Un posto al sole, e lo fu di nuovo, nel 1972, per L'avventura del Poseidon.

Madre di Lolita nel film omonimo del 1962, celebre per aver portato a Hollywood una bellezza non convenzionale, per anni aveva dominato i gossip dello spettacolo con i suoi libri-rivelazione sui vizi dei personaggi del cinema. Oltre sessanta i film girati in circa cinquant'anni di carriera, da quando, all'inizio degli anni Quaranta, aveva tentato la fortuna approdando nella Mecca del cinema, stipulando il primo contratto con la Columbia e dividendo una stanza con Marilyn Monroe. La leggenda vuole che sia stata proprio la Winters a suggerire a Marilyn alcuni "cavalli di battaglia", come reclinare il capo all'indietro, sbattere le ciglia e socchiudere le labbra.

La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1999, nel film La bomba, diretto da Giulio Base, in cui aveva lavorato accanto al figlio del suo ex marito, Alessandro Gassman. Tra gli altri film girati in Italia, Un borghese piccolo piccolo, con Alberto Sordi, nel 1977.

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Thursday, January 05, 2006

Repubblica.it - Un pc targato Google? Forse venerdì l'annuncio


ROMA - Google sta per lanciare un computer con il suo marchio e il suo sistema operativo. E' la clamorosa indiscrezione che arriva dagli Stati Uniti. Se fosse confermata, sarebbe la trasformazione definitiva di Google da motore di ricerca leader a media company globale. Per il mercato dell'informatica, si tratterebbe di un vero e proprio terremoto.

Non è la prima volta che si parla di un possibile ingresso di Google nel settore dell'hardware. Più di una volta, ad esempio, si è fantasticato sulla nascita di un pc supereconomico contenente l'essenziale per la connessione ad internet e l'accesso ai servizi del motore di ricerca. Oggi, però le voci sembrano quanto mai dettagliate, e la fonte sufficientemente autorevole.

Secondo il quotidiano Los Angeles Times, Larry Page, cofondatore di Google, indirizzer� un keynote alla platea del Consumer Electronics Show che si aprirà il 5 gennaio a Las Vegas. In quell'occasione, scrive il giornale californiano, Page mostrerà il primo Google Pc, o annuncerà l'inizio delle vendite presso le grandi catene americane. Il prezzo sarebbe quanto mai competitivo: circa 200 dollari. Secondo altre fonti citate dal Times, Google è già in trattative con megastore come Wal-Mart per negoziare le consegne del suo nuovo prodotto. Il quotidiano cita anche il possibile nome della nuova creatura: 'Google Cube'. Forse troppo simile a un vecchio modello Macintosh per essere credibile. Ma comunque dà l'idea di un prodotto compatto, essenziale, solido. Proprio come la homepage del motore di ricerca.

Dal quartier generale di Mountain View, oggi è arrivata una mezza smenita. Ma molti analisti la giudicano troppo vaga. Comunque, ormai, il sasso è stato lanciato, e lo stagno di internet è già in subbuglio. L'attività preferita in rete, in queste ore, è la composizione del puzzle con le tessere seminate da Google negli ultimi mesi per vedere quale figura viene fuori. Molti individuano i tasselli fondamentali nelle alleanze con Sun Microsystems e con America Online, e sono sicuri che il Google Pc sarà una chiave d'accesso, semplice ed economica, a tutta una serie di servizi forniti in rete. Il computer targato Google, è una delle idee più gettonate, non conterrà nessun software tipo Office: tutti i programmi saranno in rete, forniti proprio da Google e dai suoi partner.

Tra i navigatori c'è chi sogna, e chi trema. I primi non vedono l'ora di avere tra le mani un pc che incarni la filosofia di Google, fatta di cultura accademica, indipendenza, intraprendenza, software libero. Gli altri intravedono la nascita di un nuovo impero del male, pari o peggiore di Microsoft, capace di fagocitare e controllare ogni attività su internet. E tra quelli preoccupati ci sono certamente le aziende concorrenti, in primo luogo proprio Microsoft, che si vedrebbe insidiata per la prima volta nel business in cui domina incontrastata: quello dei sistemi operativi e dei software.

Tutti gli occhi sono puntati verso la conferenza di Los Angeles. Solo venerdì si saprà se Google, ormai un colosso che vale in Borsa oltre 120 miliardi di dollari, vorrà usare tutta la sua potenza per scatenare la più grande guerra che il mercato dell'informatica abbia mai visto.