Monday, March 26, 2007

Bagnasco contro i Dico "Inaccettabili e pericolosi"


<B>Bagnasco contro i Dico<br>"Inaccettabili e pericolosi"</B>

Monsignor Angelo Bagnasco

ROMA - Il disegno legislativo sulle unioni di fatto è "inaccettabile sul piano dei principi, ma anche pericoloso sul piano sociale ed educativo". Non usa mezzi termini il nuovo presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, per rilevare, davanti al consiglio dei vescovi, "la convergente, accorata preoccupazione espressa dai vescovi" in materia di Dico. "Personalmente - ha detto - posso solo dire che apprezzo quanto da parte cattolica è stato fatto, impegnandomi ad assumerlo e a svilupparlo". E, a proposito, fa sapere di essere favorevole alla manifestazione del "Family day".

Fedeltà al papa. Oggi pomeriggio, Bagnasco ha tenuto la sua prima prolusione al Consiglio episcopale permanente, e c'era grande attesa per quanto avrebbe detto. Le sue prime parole sono state una riaffermazione della fedeltà dei vescovi italiani al Papa e della continuità con la linea del cardinale Camillo Ruini, al quale ha chiesto "di non far mancare tutto il suo aiuto e tutto il suo consiglio, e di voler tra l'altro continuare a svolgere, con la competenza che gli è propria, quell'opera di animazione culturale che è stato un capitolo non irrilevante di tutta la sua vita sacerdotale".

La Nota sui Dico. Quanto al documento annunciato proprio da Runi prima di lasciare la guida della Cei, Bagnasco ha promesso che sarà di "serena, autorevole illuminazione". "Nell'attuale sessione del Consiglio Permanente - ha proseguito - metteremo a punto una 'Nota pastorale' che, ponendosi sulla stessa linea di ciò è stato fatto in passato in altre cruciali evenienze, possa essere di serena, autorevole illuminazione sulle circostanze odierne". Questo perché, ha ricordato Bagnasco, "è stata prospettata, come è pure noto, l'utilità che i vescovi dicano in questo frangente una parola meditata e impegnativa". E il presidente della cei si è anche rivolto ai media affinché "diano rilievo" al documento che i vescovi approveranno.

Difesa dei valori fondamentali. E facendo sue le parole di Benedetto XVI al Congresso dei vescovi europei, Bagnasco ha sottolineato che "appare sempre più indispensabile che l'Europa si guardi da quell'atteggiamento pragmatico, oggi largamente diffuso, che giustifica sistematicamente il compromesso sui valori umani essenziali, come se fosse l'inevitabile accettazione di un presunto male minore".

L'unione uomo-donna. E tra i valori essenziali, secondo Bagnasco, c'è "il matrimonio sacramentale", che "si iscrive nel disegno primigenio del Creatore: 'maschio e femmina li creò'. Disegno che noi siamo parimenti impegnati ad annunciare e servire". Malgrado il fatto che "il numero dei matrimoni celebrati con rito religioso va contraendosi. I nostri parroci concordano con noi nel voler fare le cose in modo sensato, ma questo rileva la serietà complessiva con cui la comunità cristiana si approccia alla famiglia, riconoscendo anzitutto al matrimonio cristiano il suo primato di grazia e di responsabilità".

Sì al Family day. "I vescovi - ha precisato l'alto prelato - non possono che apprezzare e incoraggiare la manifestazione del 12 maggio". Il cosiddetto Family day, indetto per riaffermare l'importanza della famiglia tradizionale.

La collegialità dei vescovi. Le scelte che saranno prese dalla Cei dovranno essere frutto "dell'esercizio della volontà collegiale": solo in questo modo la Conferenza episcopale rappresenterà efficacemente la "presenza pubblica della Chiesa".

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